Il clima tipico della zona è l’ideale per la coltivazione della vite: a Nord gli Appennini fanno da barriera alle correnti di aria fredda, mentre a Est le fertili brezze marine provenienti dalla Valle dell’Arno danno un contributo essenziale per la salute delle piante. Le temperature sono calde d’estate, con ottime escursioni termiche durante la notte, e mediamente temperate durante il resto dell’anno. Questo contesto gioca un ruolo centrale per la corretta maturazione dell’uva e l’identità finale dei vini.

I 20 ettari vitati sono composti principalmente da vari biotipi di vitigni autoctoni di Sangiovese e Trebbiano. L’apicoltura e le circa 4.000 piante di ulivo di diverse cultivar toscane (Frantoio, Maurino, Leccio del Corno, Leccino, Moraiolo e Madonna dell’Impruneta) completano il quadro agricolo. L’intera proprietà è circondata da un magnifico bosco di lecci che ha una fondamentale funzione protettiva delle coltivazioni certificate biologiche, oltre che di purificazione dell’aria e di mantenimento della biodiversità.

“La Fattoria La Leccia è di proprietà della famiglia Bagnoli dal 1974. A partire dall’annata 2013, Paola e Lorenzo, con la collaborazione di Angelica e Sibilla, hanno deciso di recuperare questa preziosa realtà agricola e darle nuova vita secondo una visione basata sulla rigenerazione ambientale del luogo e l’alta qualità delle produzioni. Un coinvolgimento diretto di una famiglia che nasce in questa terra e torna a questa terra seguendo un percorso di testa e di cuore.